Sono stati trasferiti all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv per il rimpatrio gli attivisti filopalestinesi a bordo del veliero Madleen, sequestrato nei giorni scorsi dalla marina israeliana mentre cercava di raggiungere la Striscia di Gaza in segno di solidarietà con la popolazione palestinese. Tra i fermati figura anche Greta Thunberg, l’attivista svedese per il clima, ora in volo verso la Francia. A renderlo noto è stato il ministero degli Esteri israeliano, che ha confermato l’avvenuta espulsione della giovane.

“Coloro che si rifiutano di firmare i documenti di espulsione e di lasciare Israele saranno portati davanti a un’autorità giudiziaria, in conformità con la legge israeliana”, ha precisato il ministero in un comunicato diffuso sulla piattaforma X (ex Twitter).

Il caso del Madleen ha riacceso le tensioni sul fronte internazionale, in un contesto già segnato da instabilità nella regione e da continue iniziative civili a sostegno della causa palestinese, spesso contrastate dalle autorità israeliane con sequestri e arresti.

Nel frattempo, sul piano geopolitico, si registrano nuovi sviluppi sul dossier nucleare iraniano. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in una telefonata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha affermato che Washington ha sottoposto a Teheran una proposta “ragionevole”, e che attende una risposta nei prossimi giorni. Teheran ha confermato che un nuovo round di colloqui con gli Stati Uniti sul programma nucleare iraniano è previsto per domenica.