ROMA – Il taglio degli stipendi dei parlamentari messo in agenda da M5s è “sacrosanto” ha detto il vicepremier Salvini. “Non ci fermiamo, non possiamo fermarci. Avanti con il taglio dell’ennesimo privilegio”, aveva scritto in mattinata su Facebook Francesco D’Uva, capogruppo M5s alla Camera. “Grazie alla tenacia di Luigi Di Maio e all’impegno di tutti i portavoce stiamo portando avanti tante battaglie che incarnano in pieno i principi del Movimento 5 stelle. Dalla lotta agli sprechi si puo’ ristabilire equità sociale. Ma questa battaglia di civiltà non è soltanto simbolica. Può diventare una risorsa per i cittadini e per l’intero Paese”.
Sempre sui social il vicecapogruppo M5s alla Camera, Francesco Silvestri, aveva scritto: “Tagliamo lo stipendio dei parlamentari. Noi lo facciamo da sempre, ma dopo il nostro esempio devono farlo tutti. Tutti dobbiamo tendere una mano verso chi ormai da anni guarda alla politica con distacco, verso chi è stato abbandonato. Questa è la motivazione più importante che deve spingerci a ridurre le differenze tra chi sta dentro e chi sta fuori il palazzo. Inoltre, il taglio agli stipendi parlamentari non è solo una questione morale, ma trova riscontri pratici e concreti perché con quei soldi risparmiati si aiutano i cittadini, le piccole e medie imprese, i comuni colpiti da emergenze”, ha concluso Silvestri.
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