ROMA – “Al cospetto della tragedia dell’olocausto il silenzio non è la risposta all’abisso del male. La memoria dei sopravvissuti a campi di sterminio, la testimonianza dolorosa nel raccontare l’indicibile, i soprusi che subirono ha avuto bisogno di parole per essere trasmesso alle generazioni successive e funziona da monito” ha dichiarato il premier, Giuseppe Conte, in visita al Tempio Maggiore di Roma.
“Com’è possibile che nell’Europa dei diritti si sperimentasse un ottundimento delle coscienze di tale portata?”, ha aggiunto Conte.
Leave a Reply