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di PIERO CHIMENTI – Dopo due anni in giro per il mondo, la Supercoppa torna a disputarsi in Italia. Come nella finale di Coppa Italia, lo Stadio Olimpico di Roma fa da scenografia alla sfida tra Juventus e Lazio. La partita inizia a tinte bianconere, con Strakosha costretto da subito a fare gli straordinari su conclusione di Cuadrado, preferito dal primo minuto a Douglas Costa.
Con lo scampato pericolo, la Lazio viene fuori, pronta a colpire nelle ripartenze trovando così il calcio di rigore al 32′ per fallo di Buffon, che gli costa l’ammonizione, su Immobile. Dal dischetto, il bomber della Nazionale, osservato dal ct Ventura in tribuna, batte Buffon per l’1-0.
Nella ripresa sono ancora i laziali a costruire pericoli, con la retroguardia bianconera che trema, non perfetta nei movimenti. Il raddoppio che porta ancora la firma di Immobile arriva al 52′, questa volta di testa, sul cross di Parolo, batte ancora una volta Buffon.
Quando la partita sembra che non abbia più nulla da dire, c’è Dybala che sale in cattedra guidando i campioni d’Italia nella rimonta. All’85’ inventa un calcio di punizione su cui Strakosha non può arrivarci, per poi trasformare un calcio di rigore, che vale il pareggio, al primo minuto di recupero oltre il 90′ per fallo in area di rigore di Marusic su Alex Andro.
L’incontro non disdegna colpi di scena: e così, mentre tutti pregustavano i supplementari, arriva l’eroe che non di aspetti: Murgia che, entrato al posto di Lucas Leiva, mette in rete un cross arretrato di Lukaku che vale la coppa.
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