Quando il Ny Times non ne può più…

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di BENNY MANOCCHIA – Il New York Times non ne puo’ piu’. Sta per scoppiare dalla rabbia. Non tanto, credo, per il fatto che l’Iran le prende dove fa male, quanto per il fatto che il presidente Trump non permettera’ (mai) che gli ayatollah distruggano gli Stati Uniti. Trump, lo sapete, e’ il vero nemico da attaccare per il giornale newyorkese (che continua  a perdere lettori e annunci pubblicitari). Una prima pagina piena  di insulti, attacchi, scommesse, previsioni nere, rancori.

Prendiamo un  titolo  a caso: “A volatile president and few limits”: un presidente volatile e pochi limiti. Commento da fare? Sembra la descrizione del NY Times odierno, volatile e con pochi limiti. Questo altro titolo e’ proprio ridicolo: “L’uccisione di Sulainami aumenta il rancore degli iraniani contro l’America”; L’odio degli iraniani contro gli Stati Uniti aveva gia’ raggiunto il limite, la cima.

Poi parlano del draft, ma non si tratta di birra alla spina, invece si riferiscono alla leva militare (che in USA non esiste piu’). Certo, oggi che l’Iran fara’ polpette degli americani, dovranno pure “riaprire” la leva… Perche’? Se ci sara’ questa guerra avversata (ma voluta al tempo stesso) dai nemici di Trump, i soldati avranno una parte minore;penseranno a tutto drone, missili ed atomica (se proprio ci sara’ bisogno). Questo gli ayatollah lo sanno, ma  il NY Times deve scrivere tutto quanto potrebbe danneggiare il presidente USA. Tempo perso. Forse manca un titolo:  il NY Times vendera’ piu’ copie con questi titoli?

Il presidente Obama fece tutto il possibile per non svegliare quel mammut iraniano, che faceva tanta paura nel mondo non islamico. E’ vero. Cosi’ regalo’ miliardi agli ayatollah e tutto procedette in pace. Fino a quando Trump non mise dazi sugli affari dell’Iran e cerco’ di bloccare il pagamento dei dollaroni assicurati da Obama a Khamenei. Niente, il NY Times e’ l’espressione piu’ chiara della sinistra USA che non vuole Trump alla Casa Bianca per la seconda volta. Pero’, i dati dicono che NYT ancora una volta ha preso un granchio (grosso come Godzilla ). Chi potra’ mai capire che cosa passa per la testa dei grossi grassi capoccioni politici di una nazione? Resta, comunque, la solita esortazione: se non vi piace vivere qui, ci sono altre 192 nazioni dove potreste andare. Buon viaggio!

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