di BENNY MANOCCHIA – Se un giornale apre sfacciatamente per una parte politica, senza offrire sia pure una piccola replica, quel giornale e’ chiaramente un foglio politico. Un quotidiano di Milano offre sulle sue pagine una lista di “fesserie compiute da Trump” per quanto riguarda l’Iran; il suo attacco e’ stato una pericolosa bravata, un gioco di sangue, ecc. Ma la parte piu’ incredibilmente ridicola e’ stata quella affidata allo scoop dell’anno (si fa per dire): spieghiamo agli italiani – ha scritto – come Teheran prepara le risposte all’America, per una “vendetta” che il mondo non puo’ immaginare…
Uno scoop sensazionale: gli iraniani useranno missili, sequestri e cyberattacchi. Un colpaccio! Ora Washington e’ informata, e’ inutile che si prepari. Solo una domanda: chi ha dato al giornalista del giornale milanese quelle notizie tanto segrete? Penso soltanto agli iraniani, altrimenti faranno incavolare gli ayatollah per avere scoperto le loro carte. Il giornalista di Milano non scrive una sola riga per indicare se Washington si sorbira’ tutti quegli attacchi senza fiatare. Certo, il cronista non puo’: sciuperebbe tutto il lavoro che ha dovuto fare per mettere assieme lo… “scoop dell’anno”. Ma esiste anche la possibilita’ che il giornalista stesso sia convinto che l’America non reagira’.
Dopotutto, che cosa puo’ fare “uncle Sam” di fronte alla potenza irachena? Missili, sequestri, cyberattacchi: l’intera nazione trema e implora Trump di stare quieto, forse la ferocia irachena si calmera’. Per quanto mi riguarda, posso sempre tornare in Italia, quando arrivano gli attacchi degli ayatollah. A casa la paura scomparira’,protetto come saro’ (insieme agli altri 60 milioni) dalle previsioni di certi fogli che sanno tutto.Ma proprio tutto.
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