di PIERO CHIMENTI – Le procure della Turchia hanno emanato diversi mandati di arresto per un totale di 766 persone, per il fallito golpe del 2016, che voleva sovvertire il potere di Erdogan. Tra gli indagati, ben 467 sono accusati di infiltrazioni tra i vertici della polizia, avvenute dal 2009, passando in maniera indebita le risposte degli esami.
Rischiano di scontare 15-20 anni di carcere anche alcuni imprenditori, professori, artisti o lo stralcio della loro posizione, ma la situazione più grave la vive l’imprenditore Osman Kavala, che ha passato due anni di reclusione preventiva e rischia l’ergastolo perché accusato di aver finanziato le manifestazioni di piazza.
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