(ph_Shutterstock) ROMA – L’mRna sintetico, già usato nei vaccini anti-Covid, potrebbe rivoluzionare la cura di altre malattie. Gli studi, però, sono ancora in fase embrionale e i test potrebbero durare anni.
La straordinaria importanza dei nuovi vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna è stata raccontata dall’Atlantic, in un articolo firmato da Derek Thompson. Un elemento chiave fornito da Thompson per comprendere l’importanza della ricerca scientifica in questo campo concerne l’aspetto storico, perché gli studi procedono dagli anni ‘70 pur avendo portato pochi frutti fino a poco fa: «Il sogno sull’mRna si basa su un principio fondamentale incredibilmente semplice e ambizioso: la fabbrica di farmaci più grande del mondo potrebbe essere già dentro ognuno di noi».
La spiegazione può essere semplificata così: le proteine muovono quasi tutte le funzioni corporee e l’mRna indica alle nostre cellule quali proteine produrre. In buona sostanza intervenendo sull’mRna è possibile produrre praticamente qualsiasi proteina immaginabile. «Potenzialmente potresti produrre in serie molecole che si trovano naturalmente nel corpo per riparare gli organi o migliorare il flusso sanguigno. Oppure potresti richiedere alle nostre cellule di cucinare una proteina fuori menu, che il nostro sistema immunitario imparerebbe a identificare come invasore e distruggere», si legge nell’articolo.
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