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Obama: “Ora il mondo è pieno di Grete, convincere gli ostili”

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GLASGOW – “Il tempo sta scadendo: abbiamo fatto significativi progressi dall’accordo di Parigi ma dobbiamo fare di più”, sia “collettivamente che individualmente”: così Barack Obama ha aperto il suo intervento alla CoP26 di Glasgow. “E’ un decennio decisivo per evitare il disastro climatico”, ha ammonito l’ex presidente, ricordando che “i cambiamenti climatici sono sempre più evidenti” e sostenendo che la lotta alla crisi climatica dovrebbe trascendere la normale geopolitica. A suo avviso, la riduzione dell’uso del metano è “la singola soluzione più veloce ed efficace”. Il cambiamento climatico è una fonte di “vera ansia e vero pericolo” per i giovani, è una questione “personale”: così l’ex presidente Usa Barack Obama nel suo intervento alla Cop26, sostenendo che la crescente partecipazione dei giovani alle elezioni e alla politica costringe i leader e i partiti a non ignorare il problema del climate change.

I giovani, ha continuato l’ex presidente, possono anche spingere le aziende ad agire su questo fronte. “Due anni fa Greta Thunberg ha ispirato migliaia di giovani” per la lotta al cambiamento climatico, “ora il mondo è pieno di Grete”. Lo ha detto Barack Obama intervenendo alla Cop26 a Glasgow. L’ex presidente americano ha però ammonito che se “le proteste sono necessarie”, per costruire le coalizioni necessarie “dobbiamo persuadere quelli che non sono d’accordo o che sono indifferenti”. “Voglio che rimaniate arrabbiati, ma canalizzate questa rabbia, spingete sempre di più, questa è una maratona non uno sprint”, ha proseguito Obama. “Le proteste sono necessarie, le campagne con gli hashtag possono far crescere la coscienza, ma per costruire coalizioni più ampie”, ha spiegato, bisogna raggiungere anche chi “non è ancora convinto. E per persuadere queste persone – ha aggiunto – non si può più solo urlare o twittare contro, o creare problemi bloccando il traffico, dobbiamo ascoltare le obiezioni e la riluttanze della gente comune, comprendere la loro realtà e lavorare con loro in modo che azioni serie sul clima non abbiamo un impatto negativo su di loro”.

‘”Quando avevo 13 anni, nel 2009, avevi promesso 100 miliardi di dollari per finanziare la lotta al cambiamento climatico. Gli Stati Uniti hanno tradito le loro promesse, questo costerà perdite di vite umane in Africa”. Lo scrive l’attivista Vanessa Nakate su Twitter postando un video di 12 anni fa in cui l’allora presidente Barack Obama interveniva alla Cop15 assicurando politiche per combattere il cambiamento climatico. “Il paese più ricco della Terra non contribuisce abbastanza ai fondi salvavita”, prosegue l’attivista attaccando: “Tu vuoi incontrare i giovani della COP26. Noi vogliamo i fatti”. L’attivista sedicenne Alexandria Villasenor ha denunciato su Twitter che i giovani sono stati lasciati fuori dalla sala conferenze della Cop26 durante l’intervento dell’ex presidente Barack Obama. “Oggi Obama è a Glasgow e pare che abbia un messaggio per i giovani. Ma i giovani non sono entrati nella stanza. Non ci sono i biglietti per noi. Se ne potevano prendere due a delegazione o Ong e se li sono presi tutti gli adulti”, scrive la giovane ambientalista. “Non c’è nemmeno il collegamento video. Immagino che lo guarderemo più tardi su YouTube”, conclude, anche se l’intervento di Obama è stato trasmesso in diretta dalla maggior parte dei siti e delle tv internazionali.

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