(ph: hjrivas /Pixabay) MONTPELLIER – La singolare, quanto odiata iniziativa consiste nel piazzare dei blocchi di roccia del peso di qualche tonnellata sotto il ponte della ferrovia, a Corum e sotto il centro commerciale Polygone, a livello dell’accesso al parcheggio, nei pressi di Place Vauban, ma sta suscitando indignazione e polemiche in tutto il mondo. L’impopolare misura è stata scelta dall’amministrazione comunale per impedire ai senzatetto di bivaccare e farne la propria casa, che se da un lato può accontentare il desiderio dei residenti, dall’altro si sta attirando delle critiche senza fine sul web, perchè ritenuta razzista e discriminatoria.
Praticamente si stanno utilizzando le stesse strategie anti-sosta auto, dimenticando però che qui stiamo parlando di persone umane, che per scelta o per necessità vivono ai margini della società organizzata, rifiutandone le regole. Il movimento We Are parla di “vere rocce della vergogna”. “Con l’avvicinarsi dell’inverno, il comune sceglie quindi di spendere soldi pubblici per non trovare soluzioni durature per queste persone, ma per scacciarle con ciò che hanno trovato più freddo e inospitale: le pietre”, deplora il movimento, che ha lanciato una petizione online in ultimi giorni per il loro ritiro. “Il sindaco e la sua squadra hanno ovviamente perso la loro bussola umanista, e spetta agli abitanti ricordare loro che cacciare la povertà non è cacciare i poveri”, scrive il movimento We are.
Dal lato della città, il sindaco sembra molto infastidito. È rimasto in silenzio, ma i suoi servizi hanno finito per rispondere alle nostre richieste questo venerdì 12 novembre. “Il Comune vuole smentire le polemiche infondate e caricaturali e sottolinea che, ovviamente, non esiste una politica comunale per l’installazione di mobili per impedire l’installazione dei senzatetto”.” Due siti sono stati interessati dalla posa di rocce che rispondono a due situazioni specifiche e diverse.
Rue de Valençay, problemi di sicurezza pubblica e di sicurezza sanitaria hanno giustificato la creazione di un gruppo di partenariato operativo da parte della polizia nazionale. Su richiesta del Servizi dello Stato, il Comune ha così proceduto alla posa di questi massi per evitare che i cumuli di rifiuti venissero nuovamente stoccati». “Sotto il ponte Corum sono state installate temporaneamente delle rocce per evitare in particolare la sosta non autorizzata dei veicoli. Dopo alcuni giorni di sperimentazione inconcludente, sono state ritirate all’inizio della settimana in attesa di un nuovo dispositivo permanente”. Le fotografie dei blocchi di roccia incriminati, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono state pubblicate sulle pagine di Twitter ed i dispositivi “anti-senzatetto” stanno suscitando una plateale indignazione, temendo che presto la cosa può trovare terreno fertile per essere emulata. Forse si poteva trovare un sistema meno irriguardoso della dignità, che a questi uomini non deve essere comunque negata.
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