Zelensky: “I russi si ritirano, ma preparano nuova offensiva ad Est”

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(ph via Zelensky Instagram) Per il presidente ucraino è in atto un “lento, ma evidente” ritiro dal nord del Paese, ma il Donbass e Kharkiv devono aspettarsi altre dure battaglie. Oggi, intanto, la Croce Rossa tenterà ancora di evacuare civili da Mariupol, dopo il fallimento della missione di ieri.

Secondo Zelensky almeno 5.000 persone sono state uccise nella città “martire” e sono in corso trattative per la rimozione dei corpi dalle strade. Si stima – ha aggiunto – che “circa 170.000 persone stiano ancora lì ad affrontare la carenza di cibo, acqua e elettricità: la Croce Rossa ha affermato che una squadra diretta in città per un’evacuazione ha dovuto tornare indietro venerdì in quanto le condizioni hanno reso impossibile procedere, un altro tentativo verrà effettuato sabato”. 

Oltre 3.700 persone “sono state ‘salvate’ dall’assedio di Mariupol” ha dichiarato il presidente ucraino: un convoglio di 42 bus, scortato dalla Croce Rossa, ha condotto i civili fino alla città di Zaporizhzhia.

In queste ore il Pentagono ha diposto trecento milioni di dollari di ulteriori aiuti militari per l’Ucraina. La somma sarà devoluta a favore di Kiev per rafforzare le difese durante l’invasione russa.

Nel pacchetto di aiuti sono compresi missili guidati da laser, droni ‘kamikaze’ Switchblade (con testate esplosive) e droni leggeri di tipo Puma (da ricognizione). 

L’amministrazione Biden, inoltre, lavorerà con gli alleati per trasferire agli ucraini tank di fabbricazione sovietica da impiegare nel Donbass: a scriverlo il New York Times, citando un ufficiale americano e sottolineando che è la prima volta che gli Usa inviano carri armati in Ucraina dall’inizio della guerra.

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