(ph: ApostolisBril/Shutterstock) KIEV – Il capo negoziatore di Mosca Vladimir Medinsky scarica sulla controparte la colpa di aver interrotto i colloqui, ma dice che la Russia è pronta a sedersi di nuovo al tavolo negoziale.
Intanto il Pentagono e il dipartimento di Stato americano stanno valutando la possibilità di inviare forze speciali a protezione dell’ambasciata Usa a Kiev. A dichiararlo il portavoce del dipartimento della Difesa, John Kirby, al Washington Post confermando le anticipazioni del Wall Street Journal. “Stiamo esaminando le condizioni di sicurezza” della sede diplomatica in Ucraina “ma non è stata presa nessuna decisione”, ha sottolineato Kirby.
Il Wall Street Journal ha rivelato che funzionari militari e diplomatici Usa stanno valutando la possibilità di inviare forze speciali a protezione dell’ambasciata americana nella capitale ucraina, che ha appena riaperto.
La proposta non è ancora stata presentata al presidente americano Joe Biden, sottolineano le fonti. Se la decisione dovesse essere presa, la presenza di truppe Usa in Ucraina segnerebbe un’escalation rispetto alla promessa iniziale di Biden che nessun soldato americano avrebbe messo piede in Ucraina.
L’Unhcr intanto lancia l’allarme: “Con la guerra in Ucraina superati per la prima volta i 100 milioni di rifugiati nel mondo”.
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