Il ricatto di Mosca: “Revocare le sanzioni per sbloccare il grano”

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(ph: Asatur Yesayants/Shutterstock) ROMA – Il viceministro degli Esteri Andrei Rudenko chiede la sospensione di alcune sanzioni imposte alla Russia come condizione per l’intervento sulla crisi alimentare. Ieri von der Leyen aveva accusato Mosca di bombardare deliberatamente i depositi di grano ucraini.

Nel frattempo le truppe russe hanno recentemente aumentato l’uso di aerei da combattimento contro le unità delle forze armate ucraine. Lo annuncia nel briefing di oggi il portavoce del ministero della Difesa Oleksandr Motuzyanyk. “Il nemico ha intensificato l’uso dell’aviazione, in particolare di aerei d’assalto e dell’esercito, per supportare la sua offensiva di terra – ha detto – inoltre, l’aviazione russa ha condotto esercitazioni nelle acque del Mar d’Azov e del Mar Caspio e nello spazio aereo della Federazione Russa”. 

“Secondo il Ministero della Difesa ucraino, bombardieri russi a lungo raggio Tu-22M3 e Tu-95/160 provenienti dallo spazio aereo sopra il Mar d’Azov e il Mar Caspio, così come dallo spazio aereo della Russia, hanno effettuato lanci di missili da crociera”.

“Abbiamo un bisogno disperato delle armi, ma anche di assistenza macro finanziaria e poi dobbiamo riconsiderare la politica delle sanzioni”. A dichiararlo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba intervenendo al Forum economico di Davos in Svizzera. “Bisogna uccidere la politica dell’export della Russia, basta comprare dalla Russia”, ha poi aggiunto.

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