(via Zelensky Ig) KIEV – Il presidente ucraino Zelensky ha visitato due città lungo la linea del fronte nel Sud del Paese: Mykolaiv e Odessa.
A Mykolaiv Zelensky ha ispezionato le macerie degli edifici colpiti dai raid insieme al governatore Vitaly Kim, il cui palazzo era stato sventrato a fine marzo in uno dei più sanguinosi attacchi compiuti dalle forze di Mosca.
“Non smettiamo di lavorare per la vittoria”, ha promesso Zelensky, giunto all’indomani di un altro attacco che ha provocato due morti e 20 feriti. “Finché sarete vivi, c’è un forte muro ucraino che protegge il nostro Paese”, ha detto poi incontrando un gruppo di soldati, ringraziati insieme ai sanitari di un ospedale locale per “il loro lavoro difficile e importante, la loro sensibilità e le vite che hanno salvato”.
La seconda tappa al fronte meridionale ha portato il presidente ucraino a Odessa, dove ha visitato la base della guardia nazionale e il reparto traumatologico di un ospedale in cui sono ricoverati soldati feriti in battaglia. Con le autorità locali c’è stato poi un confronto sulle modalità di organizzazione dei possibili corridoio del grano.
Intanto, continuano i bombardamenti russi nel Donbass: colpiti depositi di carburante e raffinerie di petrolio a Lysychansk. Un deposito di petrolio è stato colpito nella regione di Dnipro e a Izyum, nell’oblast di Kharkiv, dopo un raid ha preso fuoco un impianto del gas. Missili da crociera sono stati sparati anche contro Odessa dalla Crimea, ma sono stati abbattuti dalla contraerea, secondo il Comando operativo meridionale dell’esercito ucraino.
L’esercito russo ha attaccato con colpi di artiglieria e missili le posizioni delle truppe di Kiev e le infrastrutture civili vicino a Lysychansk, Metiolkino, Ustynivka e Voronove, nella regione di Lugansk, dove attacchi aerei sono stati lanciati anche sulle aree di Syrotyne e Borivske. E Kiev continua a chiedere ai Paesi occidentali nuovi armamenti.
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