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Ucraina, Blinken: no a minaccia nucleare. Lavrov attacca l’Occidente

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Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu è stato teatro di un durissimo scambio di accuse tra Anthony Blinken e Serghei Lavrov. Il segretario di Stato americano ha attaccato: “Inaccettabile la minaccia nucleare e il tentativo di destabilizzare l’equilibrio mondiale”. La replica del ministro degli esteri russo: “L’Occidente è parte del conflitto, Usa ed Ue incitano Kiev a combattere e chiudono un occhio sui suoi crimini”.

Poche ore prima, il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev aveva alzato ulteriormente i toni dicendo che Mosca è pronta a usare “qualsiasi arma, comprese quelle nucleari” per difendere i territori che verranno annessi tramite i referendum. Intanto cresce il dissenso della comunità internazionale per il discorso con cui Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione parziale richiamando 300mila riservisti:

Il presidente russo, Vladimir Putin, sta dando ordini diretti ai generali impegnati nella guerra in Ucraina. A riferirlo la Cnn, menzionando due fonti di intelligence occidentali. Tali ordini “suggeriscono una struttura di comando disfunzionale” che ha pesato sull’operazione militare, ha affermato una fonte. Altre fonti vicine ai servizi segreti americani hanno riferito alla Cnn di “significative divergenze” su dove concentrare gli sforzi russi. Un alto funzionario Nato, infine, ha sottolineato che le autorita’ russe stanno faticando a trovare un capro espiatorio per gli errori commessi sul campo. “Funzionari del Cremlino ed esperti dei media di Stato stanno discutendo con fervore le ragioni del fallimento a Kharkiv e, come di consueto, il Cremlino sembra cercare di distogliere la responsabilita’ da Putin e dalle forze armate russe”, ha sottolineato.

Intanto, secondo il video pubblicato su Twitter dal sito specializzato Flightradar, sono state decine le partenze dal Paese prima e dopo l’annuncio della mobilitazione parziale da parte del presidente Vladimir Putin. Boom anche dei prezzi, che in poche ore sono triplicati arrivando in certi casi ad aumentare fino a venti volte. Istanbul, Dubai e Doha tra le principali destinazioni.

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