Oggi l’Onu voterà una nuova risoluzione per la pace. “L’Italia è pronta a fare la sua parte e sostiene la risoluzione per una pace giusta” ribadisce il ministro degli Esteri italiano, Tajani. Poi l’abbraccio con Kuleba. L’invasione russa dell’Ucraina è “un affronto alla nostra coscienza collettiva”: a denunciarlo il segretario generale delle Nazioni Unite in apertura della sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
“Abbiamo sentito minacce implicite di usare le armi nucleari – ha continuato -. Il cosiddetto uso tattico delle armi nucleari è assolutamente inaccettabile. È giunto il momento di fare un passo indietro dal baratro”. Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba mentre introduceva all’assemblea generale la risoluzione per una pace giusta nel suo Paese, dopo l’invasione di Mosca, accusa la Russia di genocidio.
“In Ucraina è in corso una battaglia ai nostri confini storici e per la nostra gente”, ha detto invece Vladimur Putin intervenendo al concerto patriottico allo stadio Lushniki di Mosca. E in occasione della Giornata del Difensore della Patria parla di potenziamento dell’armamento nucleare. “Tutto il nostro popolo – ha aggiunto – è il difensore della patria”. Prima del concerto il leader russo ha incontrato Wang Yi, inviato del presidente cinese Xi Jinping, secondo il quale Pechino apprezza la “volontà di Mosca di risolvere la questione dell’Ucraina attraverso il dialogo e il negoziato”.
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