ROMA – Oggi alle 13 il ministro dell’Interno Piantedosi riferirà su quanto successo nella notte tra sabato 25 e domenica 26 febbraio, in particolare sul ruolo ricoperto da Guardia di finanza e Guardia costiera. In giornata, nel cimitero di Crotone, la prima sepoltura di una delle vittime: Nizami Hamid, un ragazzo afgano di 24 anni. I morti accertati sono 70, tra cui 16 minori. Giovedì Cdm a Cutro. Mattarella: “Cordoglio si trasformi in scelte concrete”.
Intanto si terrà giovedì 9 marzo, nel pomeriggio, il Consiglio dei ministri convocato a Cutro. Il luogo scelto è la sala consiliare del Comune calabrese. E sul fronte del governo, Palazzo Chigi fa sapere in una nota: “Le indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa relative a una convocazione a Palazzo Chigi del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e a presunte divergenze sulla linea interna al Governo sull’immigrazione, sono letteralmente inventate e dunque destituite di ogni fondamento”.
Domani il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi riferirà alla Camera in merito al naufragio, poi e l’8 marzo andrà al Senato. Potrebbe svolgersi invece la prossima settimana l’incidente probatorio chiesto dalla Procura di Crotone al gip per cristallizzare le testimonianze dei superstiti del naufragio.
In ambienti della Procura si fa presente che questi giorni sono necessari per consentire la notifica a tutte le parti in causa, tra le quali anche i familiari delle vittime che potrebbero poi costituirsi parte civile. Intanto la Procura di Roma ha aperto, come atto dovuto, un fascicolo sul naufragio di Cutro dopo un esposto presentato dai parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.
Il procedimento è stato rubricato a modello 45, senza indagati e ipotesi di reato. Nell’esposto si chiedeva ai pm capitolini di valutare le responsabilità ministeriale in relazione alla macchina dei soccorsi. In base a quanto si apprende, i magistrati di piazzale Clodio dovranno valutare, dopo avere studiato l’esposto, se inviare per competenza territoriale l’incartamento ai colleghi della procura di Crotone.
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