TEL AVIV – Proseguono le indagini in Israele per accertare la dinamica dell’attentato terroristico in cui ha perso la vita venerdì sera Alessandro Parini sul lungomare di Tel Aviv. Nessun proiettile è stato trovato sul corpo del giovane dalla TAC, ha spiegato l’Istituto di medicina legale di Abu Kabir. Ha aggiunto che l’autopsia non è stata ancora eseguita e che non è certo se verrà eseguita.
Anche la Procura di Roma ha aperto un fascicolo: si procede per omicidio, attentato con finalità di terrorismo e lesioni. La salma dell’avvocato 35enne rientrerà in Italia nei prossimi giorni.
Nel frattempo, il gruppo di italiani coinvolti nell’attentato è rientrato nel nostro Paese. Sabato sera, intorno alle 19, è atterrato a Fiumicino il volo di linea con a bordo i connazionali.
Gli italiani uscendo dall’aeroporto non hanno avuto contatti coi giornalisti, ma nelle scorse ore uno di loro ha raccontato: “Abbiamo sentito il rumore dell’auto che ci passava accanto, poi gli spari e ci siamo dispersi. Quando siamo tornati indietro abbiamo visto Alessandro a terra nel sangue”, dopo l’impatto con l’auto lanciata sui passanti da un arabo israeliano, Yusef Abu Jaber. Il gruppo di italiani si trovava a Tel Aviv per una vacanza.
Leave a Reply