Dramma al largo di Lampedusa: dispersi una trentina di migranti

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(Pixabay) La drammatica situazione dei naufragi al largo di Lampedusa ha scosso l’opinione pubblica e sollevato nuovamente l’attenzione sulla delicata questione migratoria nel Mediterraneo. Nelle ultime ore si sono verificati due naufragi che hanno coinvolto un gran numero di migranti, con esiti tragici e una trentina di persone ancora disperse.

Dopo lo sbarco di 57 migranti e il ritrovamento di due cadaveri sulla costa di Lampedusa, i mediatori dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), ascoltando i racconti dei superstiti, hanno potuto ricostruire gli avvenimenti che hanno portato ai naufragi. Si è scoperto che le barche coinvolte sono state due: la prima, con 48 persone a bordo, sarebbe affondata alcune ore prima dell’arrivo delle motovedette della Guardia Costiera. Dei 45 migranti recuperati da questa imbarcazione, tre sono ancora dispersi.

La seconda imbarcazione, partita anch’essa da Sfax in Tunisia, aveva 42 migranti a bordo. Di questi, 14 sono stati tratti in salvo, ma ben 28 persone risultano disperse, secondo quanto riferito dai sopravvissuti.

Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Agrigento stanno cercando di fare luce su questi tragici eventi. I sopravvissuti, che hanno subito un forte shock emotivo, saranno nuovamente ascoltati per cercare di comprendere meglio quanto accaduto.

La notte ha visto il trasferimento delle salme di un bambino di un anno e mezzo e di una donna ivoriana, trovati tra i naufraghi, alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. Nel frattempo, sulla scogliera di Cala Ponente a Lampedusa, 20 migranti rimangono bloccati da due notti, a causa delle avverse condizioni meteorologiche che hanno impedito i soccorsi.

L’hotspot di Lampedusa ospita attualmente 2.142 migranti, ma al momento non sono previsti trasferimenti. La situazione mette in luce ancora una volta l’urgenza di trovare soluzioni a lungo termine per affrontare il problema dell’immigrazione nel Mediterraneo, cercando di prevenire tragedie simili e garantire un’accoglienza dignitosa per chi cerca rifugio sulle coste italiane.

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