Israele intensifica gli attacchi su Gaza: ferma l’unica centrale elettrica

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Israele ha avviato una serie di attacchi su “scala senza precedenti” nella Striscia di Gaza, secondo quanto dichiarato dal generale Omer Tishler, capo di staff dell’aviazione militare israeliana. Questi attacchi sono una risposta alle continue aggressioni da parte di Hamas, che hanno preso di mira la popolazione civile israeliana attraverso il lancio di razzi.

Il generale Tishler ha spiegato che questa escalation è dovuta alla situazione senza precedenti in corso nella regione, in cui un nemico armato tira razzi e mette a rischio la sicurezza della popolazione israeliana. In risposta a questa emergenza, le forze armate israeliane hanno richiamato circa 300.000 riservisti dell’esercito e li hanno dispiegati nel sud del paese.

Nel frattempo, Gaza è rimasta al buio dopo lo spegnimento dell’unica centrale elettrica, creando ulteriori difficoltà nella fornitura di servizi essenziali alla popolazione civile.

Le cifre delle vittime sono allarmanti: lo Stato ebraico ha registrato almeno 1.200 morti e 2.700 feriti a causa dell’aggressione di Hamas. Dall’altro lato, la Striscia di Gaza conta oltre 950 vittime, tra cui almeno 260 bambini, in un conflitto che ha generato una crisi umanitaria senza precedenti.

In risposta a questa grave situazione di guerra, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il leader di Unità Nazionale Benny Gantz stanno finalizzando un accordo per la formazione di “un governo di emergenza nazionale.” Questa mossa è volta a garantire una gestione unitaria della crisi e ad affrontare la minaccia rappresentata da Hamas.

La comunità internazionale segue con preoccupazione questa escalation di violenza e fa appello a un cessate il fuoco immediato per evitare ulteriori sofferenze umane e danni alla popolazione civile. La situazione in Medio Oriente richiede un impegno deciso per trovare una soluzione pacifica e duratura.

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