In un altro sviluppo drammatico, un alto funzionario municipale di Belgorod, Igor Nechiporenko, è stato ucciso in un attacco di artiglieria ucraina. Nechiporenko, che era vice sindaco del comune di Korochansky e capo del Consiglio di sicurezza distrettuale, è stato confermato come vittima dal governatore locale Viacheslav Gladkov tramite Telegram.
Nel frattempo, le tensioni politiche e militari continuano a intensificarsi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato aspramente le prospettive di un accordo con Mosca, dichiarando: “La Russia non vuole fermare la guerra”. La premier italiana Giorgia Meloni ha confermato la partecipazione di Zelensky al prossimo vertice del G7 in Puglia, un segnale di forte sostegno internazionale all’Ucraina.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha avvertito dei rischi di una possibile terza guerra mondiale, sottolineando la necessità di grande attenzione nelle attuali dinamiche geopolitiche. In un contesto di crescenti preoccupazioni globali, il ministro della Difesa cinese, Dong Jun, ha dichiarato che la Cina non ha fornito armi né alla Russia né all’Ucraina dall’inizio del conflitto, e che controlla rigorosamente le esportazioni.
Nella notte, nuovi attacchi con droni hanno colpito l’Ucraina, mentre la Russia ha abbattuto bersagli aerei su Belgorod, aumentando ulteriormente la tensione nella regione.
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