(Anas-Mohammed/Shutterstock) L’ufficio del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) a Gaza è stato danneggiato da proiettili di grosso calibro caduti nelle vicinanze, circondato da centinaia di civili sfollati che vivono nelle tende. Subito dopo il bombardamento, 22 corpi e 45 feriti sono stati portati al vicino ospedale da campo della Croce Rossa. Questo è quanto ha reso noto lo stesso CICR attraverso un messaggio su X.
Danni e vittime
Il bombardamento ha avuto conseguenze devastanti. Le strutture del CICR sono state colpite, mettendo a rischio la vita di civili e operatori umanitari. “Sparare così pericolosamente vicino alle strutture umanitarie mette a rischio la vita di civili e operatori umanitari”, ha sottolineato il Comitato nel suo comunicato.
Indagini in corso
L’esercito israeliano ha dichiarato di non essere coinvolto nel raid. “Indagini preliminari sul raid – ha sottolineato il portavoce militare, citato dai media – indicano che l’esercito non ha colpito. Altre indagini sono in corso”. Le autorità militari stanno attualmente conducendo ulteriori indagini per chiarire le responsabilità dell’attacco.
Contesto umanitario
Questo tragico evento si inserisce in un contesto di grande tensione e instabilità nella regione. Il CICR e altre organizzazioni umanitarie lavorano incessantemente per fornire assistenza ai civili sfollati e alle vittime del conflitto, ma la sicurezza delle loro operazioni è costantemente minacciata.
Appelli alla protezione
Il CICR ha lanciato un appello urgente affinché tutte le parti coinvolte nel conflitto rispettino il diritto internazionale umanitario, garantendo la protezione delle strutture umanitarie e dei civili. “È essenziale che le operazioni umanitarie possano proseguire senza rischi per il personale e le persone assistite”, ha ribadito il Comitato.
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