Uccisione di Haniyeh, Cremlino: ‘Porterà a nuova escalation tensioni’

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L’uccisione di Ismail Haniyeh, leader di Hamas, “porterà a un’ulteriore escalation delle tensioni”, ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov. Nel corso della notte, le forze armate russe hanno lanciato decine di droni verso diverse regioni dell’Ucraina, come riportato dall’aeronautica militare ucraina e dal Kiev Independent. Molteplici esplosioni sono state sentite a Kiev e le sirene antiaeree hanno risuonato nella capitale. “La difesa aerea opera nell’Oblast di Kiev. Non abbandonate i rifugi,” ha scritto il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, sui social. Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime o danni.

Nel frattempo, le difese aeree russe hanno abbattuto quattro missili a poca distanza dal confine con l’Ucraina. La situazione è ulteriormente complicata dalle dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin, che ha promesso rappresaglie contro le intenzioni americane di schierare missili in Germania o in altri Paesi europei. Putin ha minacciato di riavviare la produzione di armi nucleari a raggio intermedio, un segnale preoccupante per la stabilità globale.

In questo contesto di crescenti tensioni internazionali, la premier italiana Giorgia Meloni, in visita a Pechino, ha dichiarato: “Noi chiari con Cina. Smetta di aiutare la Russia,” sottolineando la posizione ferma dell’Italia contro il supporto cinese alla Russia.

Putin ha inoltre annunciato l’avvio della terza fase delle esercitazioni sull’uso delle armi nucleari tattiche, aumentando ulteriormente le preoccupazioni per una possibile escalation nucleare.

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