Tragedia di Porticello: le vittime tentarono di salvarsi ma rimasero intrappolate nello yacht

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Le ricerche di Hannah, la più giovane vittima del naufragio dello yacht Bayesian, continuano senza sosta. Nonostante gli sforzi dei sommozzatori, la ragazza di appena 18 anni non è ancora stata trovata. Le operazioni di ricerca, concentrate all’interno dello scafo affondato, sono proseguite per tutta la giornata e riprenderanno domani mattina. Nel frattempo, il robot della Guardia Costiera sta perlustrando il fondale sabbioso, filmando e fotografando la zona circostante.

Il corpo del padre di Hannah, Mike Lynch, è stato recuperato oggi dai sub. È il quinto cadavere rinvenuto all’interno del veliero, adagiato a 50 metri di profondità e a mezzo miglio da Porticello, dove l’imbarcazione è affondata all’alba di lunedì scorso a causa di una violenta tempesta. Ieri, erano stati riportati in superficie i corpi di Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, della moglie Anne Elizabeth, del legale Chris Morvillo e della sua consorte Nada.

Un disastro che scuote profondamente

Il tragico naufragio dello Bayesian ha causato la morte di sei persone, mentre Hannah rimane ancora dispersa. In totale, 15 persone sono sopravvissute al disastro, riuscendo a salvarsi gettandosi in mare per essere poi soccorse dalla barca olandese Sir Robert Baden Powell. Secondo le testimonianze raccolte, alcuni dei sette passeggeri deceduti avrebbero tentato di fuggire dall’imbarcazione mentre affondava, ma sono rimasti intrappolati dall’acqua che ha invaso lo yacht.

Le posizioni dei corpi recuperati dai sub rivelano che molti si trovavano in aree dello yacht diverse da quelle segnalate dai superstiti. Mike Lynch è stato ritrovato vicino alla cabina armatoriale a poppa, e il cadavere è stato riconosciuto dalla moglie, Angela Baccares, sopravvissuta al naufragio. La donna è giunta sul molo di Porticello per identificare il marito, visibilmente scossa.

Inchiesta e responsabilità

Il veliero Bayesian, affondato in circostanze ancora da chiarire, è ora al centro di un’inchiesta aperta dalla Procura di Termini Imerese. L’ipotesi di reato è disastro colposo, omicidio plurimo e lesioni. Gli eventuali indagati, che saranno identificati a breve, dovranno nominare dei periti di parte in vista delle autopsie, che saranno affidate ai medici legali del Policlinico di Palermo. Alcuni cadaveri sono stati trasferiti al Policlinico, mentre altri sono stati portati al cimitero dei Rotoli di Palermo.

Il comandante del veliero, il neozelandese James Cutfield, insieme agli altri superstiti, è stato già ascoltato dai magistrati con il supporto della polizia giudiziaria della Capitaneria di porto. Al momento, i sopravvissuti si trovano ancora ospitati nel resort Domina-Zagarella, a Santa Flavia, vicino Palermo.

Una tragedia che lascia ferite profonde

Il naufragio del Bayesian ha lasciato una scia di dolore e interrogativi. Il recupero del corpo di Hannah resta la priorità, mentre si cercano risposte sulle dinamiche che hanno portato all’affondamento. L’inchiesta dovrà stabilire se si è trattato di una tragica concatenazione di errori, come emerge dalle prime ipotesi degli inquirenti. Nel frattempo, famiglie e amici delle vittime affrontano il difficile percorso del lutto e dell’attesa di giustizia.

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