(Milan Sommer/Shutterstock) Un attacco missilistico russo lanciato la notte scorsa sulla città di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale, ha provocato la morte di una persona e il ferimento di altre 16. Lo ha riferito il governatore della regione, Vitaly Kim, attraverso un messaggio su Telegram, come riportato da Ukrainska Pravda. Mykolaiv, già bersaglio di numerosi attacchi, continua a subire pesanti bombardamenti in una fase critica del conflitto.
Nel frattempo, le forze armate russe, impegnate da mesi nella regione orientale di Donetsk, stanno intensificando le operazioni anche più a ovest, nella regione di Zaporizhzhia. Il ministero della Difesa russo ha annunciato la presa del villaggio di Levadne, che era stato liberato dalle truppe ucraine durante la controffensiva dell’estate scorsa. La situazione resta tesa anche nella regione russa di Kursk, dove le forze ucraine, penetrate oltre il confine dallo scorso agosto, cercano di mantenere le loro posizioni nonostante i continui contrattacchi russi.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto “feroci battaglie” in corso soprattutto nelle zone di Pokrovsky e Kurakhovsky, dove le truppe russe, per il quinto giorno consecutivo, cercano di sfondare le linee difensive ucraine. Tuttavia, secondo Zelensky, le forze di Kiev stanno resistendo e contrattaccando.
Sul fronte diplomatico, la situazione rimane incerta. La Germania continua a inviare segnali contraddittori riguardo a una possibile iniziativa di pace. Venerdì scorso, la ministra degli Esteri Annalena Baerbock aveva affermato che il presidente russo Vladimir Putin non avrebbe accettato una telefonata dal cancelliere Olaf Scholz, circostanza poi smentita dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha dichiarato che “Putin rimane aperto a contatti”, anche se nessuna proposta concreta sarebbe giunta dalla Germania.
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