Raid Israele-Libano: tensioni e attacchi senza sosta

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BEIRUT, LIBANO – I raid israeliani sul Libano non si sono fermati neppure con il calare dell’oscurità, mentre Hezbollah ha continuato a lanciare razzi verso Israele. L’IDF (Forze di Difesa Israeliane) ha dichiarato che solo nella serata di ieri Hezbollah ha lanciato 200 razzi, mentre Israele ha condotto 11 attacchi mirati nei sobborghi a sud di Beirut e nelle vicinanze dell’aeroporto, intensificando così le ostilità.

L’UNIFIL (Forza di Interposizione delle Nazioni Unite in Libano) ha denunciato che l’esercito israeliano ha “deliberatamente” demolito una “torre di osservazione”, suscitando ulteriore preoccupazione sul deterioramento della situazione nella regione.

Israele ha focalizzato oggi i suoi attacchi contro le strutture finanziarie di Hezbollah, minacciando ritorsioni ancora più dure. Dal canto suo, Hezbollah ha lanciato un avvertimento: “occhio per occhio, dente per dente”, alimentando ulteriormente le tensioni.

Nel frattempo, continua lo sconcerto per il raid di sabato nel nord di Gaza, che ha causato almeno 87 vittime, secondo i funzionari palestinesi, un numero che l’IDF ha però definito “esagerato”.

Oggi il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, sarà in Israele e in Palestina per discutere la situazione. Tajani ha definito gli attacchi contro l’UNIFIL “una grave violazione”, sottolineando la delicatezza del momento e la necessità di garantire la sicurezza delle forze di pace internazionali.

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