Libano: razzi colpiscono base italiana a Shama, ma si intravedono spiragli per la tregua

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Un attacco con razzi ha colpito il quartier generale del contingente italiano e del settore Ovest della missione UNIFIL a Shama, nel sud del Libano. I razzi hanno danneggiato alcune aree all’aperto e un magazzino ricambi della base, fortunatamente privo di personale al momento dell’impatto. Non si registrano feriti, ma cinque militari italiani sono stati portati in osservazione presso l’infermeria della base. Le loro condizioni, secondo fonti ufficiali, non destano preoccupazioni.

Tregua in vista in Libano?

In un contesto di crescente tensione regionale, ci sono segnali incoraggianti per una tregua. Secondo un alto funzionario libanese citato da media internazionali, Beirut e Hezbollah hanno accettato una proposta avanzata dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco con Israele. I dettagli dell’accordo restano in discussione, ma la notizia rappresenta un potenziale passo avanti per la stabilizzazione dell’area.

Parallelamente, i leader del G20 hanno espresso un fronte compatto a favore di una tregua, chiedendo il cessate il fuoco anche nella Striscia di Gaza.


Pressioni diplomatiche e incontri chiave

Oggi il Consiglio di Sicurezza dell’ONU terrà una riunione a porte chiuse sul Libano per discutere della situazione. Nel frattempo, il capo dello Shin Bet israeliano, Ronen Bar, si è recato in Turchia durante il fine settimana per incontrare alti rappresentanti di Hamas. L’obiettivo della visita è stato quello di favorire la ripresa dei colloqui per una tregua a Gaza, un altro focolaio di crisi nella regione.


Un fragile equilibrio

L’attacco a Shama sottolinea quanto sia precario l’equilibrio nella regione, dove le missioni internazionali e gli sforzi diplomatici si trovano costantemente a fronteggiare minacce di escalation. Tuttavia, le aperture per un cessate il fuoco offrono una speranza di ridurre le tensioni, sebbene il percorso per una pace duratura resti ancora lungo e complesso.

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