Secondo quanto riportato dal Guardian e da Bloomberg, missili Storm Shadow di fabbricazione britannica sarebbero stati utilizzati per la prima volta contro obiettivi all’interno del territorio russo. Le fonti, inclusa una dichiarazione anonima di un funzionario occidentale, confermano l’impiego di questi armamenti sofisticati, ma il portavoce del primo ministro britannico Keir Starmer ha rifiutato di commentare l’episodio.
Allerta a Kiev: ambasciate chiuse e rischio attacchi
L’ambasciata italiana in Ucraina, tramite un avviso sul proprio sito, ha segnalato il rischio di attacchi aerei intensificati nella giornata di oggi, 20 novembre. L’ambasciata americana ha adottato misure simili, sospendendo le attività al pubblico.
“Si raccomanda ai cittadini italiani presenti in Ucraina di rispettare le misure di sicurezza, recandosi immediatamente al riparo più vicino in caso di allarme aereo”, si legge nella comunicazione ufficiale. Tuttavia, i servizi di intelligence ucraini negano l’imminenza di un “massiccio attacco” russo, bollando tali notizie come false.
Mosca accusa Washington, aperture di Putin a Trump
Il Cremlino ha accusato l’amministrazione Biden di alimentare il conflitto in Ucraina. “L’America sta facendo di tutto per prolungare la guerra”, ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, criticando la decisione di Washington di fornire mine antiuomo a Kiev.
Intanto, emergono segnali di possibile dialogo. Secondo fonti citate da Reuters, il presidente russo Vladimir Putin si sarebbe detto disposto a negoziare un cessate il fuoco con Donald Trump, qualora quest’ultimo dovesse tornare alla presidenza degli Stati Uniti. Putin esclude, però, concessioni territoriali significative, ribadendo la richiesta che Kiev abbandoni i piani di adesione alla NATO.
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