New York – Luigi Mangione, il 26enne accusato di aver ucciso Brian Thompson, amministratore delegato di UnitedHealthCare, è comparso oggi in tribunale insieme ai suoi legali. Arrivato in abiti civili – una camicia bianca e un maglione – Mangione ha negato ogni addebito e si è dichiarato non colpevole delle accuse di omicidio presentate dallo Stato di New York.
Due procedimenti legali distinti
Mangione non solo è accusato dallo Stato di New York, ma deve anche affrontare accuse a livello federale. Il suo avvocato, Karen Friedman Agnifilo, ha dichiarato: “Ci batteremo fino in fondo a livello statale o federale. È trattato come una pallina da ping pong”, riferendosi alla complessità del caso che coinvolge sia il sistema legale statale che quello federale.
Il procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, ha confermato che si sta lavorando in collaborazione con le autorità federali per l’udienza preliminare. Giovedì scorso, Mangione era già comparso davanti a un giudice federale con quattro capi d’imputazione che includono omicidio, stalking e reati legati alle armi da fuoco.
Differenze tra le accuse statali e federali
Le indagini statali e federali sono distinte e presentano differenze significative. La causa statale si concentra sul terrorismo, mentre quella federale riguarda lo stalking. Secondo gli esperti legali, nessuna delle due accuse è necessariamente più grave, se non in caso di richiesta di pena di morte da parte delle autorità federali. Nonostante New York abbia sospeso la pena capitale dal 2004, il governo federale potrebbe comunque richiederla.
Prove fotografiche e appunti compromettenti
Le prove raccolte durante le indagini federali includono fotografie che ritraggono Mangione in bicicletta mentre si dirigeva verso l’Hilton Midtown Hotel di New York, dove Thompson è stato ucciso il 4 dicembre. Gli investigatori hanno anche trovato un taccuino che contiene appunti, tra cui uno risalente al 18 agosto 2024 che recita: “I dettagli stanno finalmente venendo a galla… l’obiettivo è l’assicurazione… soddisfa tutti i requisiti.”
Inoltre, le forze dell’ordine hanno rinvenuto una pistola calibro 9 mm con silenziatore, compatibile con l’arma utilizzata nell’omicidio.
Preoccupazioni per il doppio processo
L’avvocato difensore di Mangione, Karen Friedman Agnifilo, ha sollevato preoccupazioni riguardo al rischio di un doppio processo a causa delle due accuse parallele, statale e federale. “Preferiamo non commentare in questo momento, ma il signor Mangione apprezza il supporto di tutti,” ha dichiarato l’avvocato, sottolineando che la presenza di due procedimenti distinti è un fatto altamente insolito.
Alvin Bragg ha però confermato che i procedimenti statali e federali possono proseguire in parallelo, senza che uno impedisca l’altro.
La situazione legale di Mangione
Mangione si trova ora ad affrontare una battaglia legale complessa che potrebbe estendersi per diversi mesi. La combinazione delle accuse statali e federali potrebbe portare a conseguenze legali significative, con la possibilità che il governo federale chieda la pena di morte, una prospettiva che tiene in apprensione la difesa.
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