(Anas-Mohammed/Shutterstock) Si infiamma lo scontro sulla tregua a Gaza. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un ultimatum ad Hamas: “Liberi gli ostaggi entro sabato a mezzogiorno o sarà guerra”. Contestualmente, ha ordinato all’esercito di radunare le forze dentro e intorno alla Striscia di Gaza, segnalando un possibile intervento militare imminente.
L’avvertimento è stato ribadito anche dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che nei giorni scorsi aveva minacciato “l’inferno” se Hamas non avesse rispettato le condizioni per la tregua.
Pressioni internazionali: la posizione di Giordania ed Egitto
Intanto, il re di Giordania, ricevuto alla Casa Bianca, ha espresso una chiara opposizione a qualsiasi ipotesi di sfollamento della popolazione palestinese da Gaza. La sua posizione trova eco nelle dichiarazioni dell’Egitto, che ha annunciato l’intenzione di presentare una “visione” per la ricostruzione della Striscia, escludendo ogni forma di trasferimento forzato dei palestinesi.
Sul fronte diplomatico, la tensione resta altissima, mentre il rischio di una nuova escalation militare cresce di ora in ora.
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