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Putin ordina una tregua per la Pasqua: tre giorni di cessate il fuoco. Zelensky scettico

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PIERO CHIMENTI – “Ordino una cessazione di tutte le azioni militari per questo periodo”. Con queste parole, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un cessate il fuoco temporaneo nel conflitto con l’Ucraina, in occasione della Pasqua ortodossa. La tregua, della durata di tre giorni, è stata ufficializzata durante un incontro televisivo con il capo di Stato maggiore dell’esercito russo, Valery Gerasimov, e viene motivata come “atto umanitario”.

La decisione, che arriva dopo mesi di intensi combattimenti, è vista da alcuni osservatori come un primo, timido spiraglio verso un possibile dialogo di pace. Tuttavia, il clima resta fortemente teso e la fiducia tra le parti è ai minimi storici.

Zelensky: “Tregua farsa, i droni russi sono già nei nostri cieli”

A gelare l’entusiasmo per l’annuncio di Mosca è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che attraverso il suo profilo X (ex Twitter) ha espresso profondo scetticismo riguardo alle reali intenzioni del Cremlino. “Quanto all’ennesimo tentativo di Putin di giocare con le vite umane, in questo momento gli allarmi antiaerei si stanno diffondendo in tutta l’Ucraina. Alle 17:15 droni d’attacco russi sono stati rilevati nei nostri cieli. La difesa aerea e l’aviazione ucraine hanno già iniziato a lavorare per proteggerci”, ha scritto il leader ucraino.

Zelensky ha inoltre sottolineato come la presenza dei droni kamikaze Shahed, lanciati proprio durante l’annuncio della tregua, sia la prova del “vero atteggiamento di Putin nei confronti della Pasqua e della vita umana”.

Mentre le diplomazie internazionali restano in allerta e i civili sperano in una reale de-escalation, la Pasqua si trasforma ancora una volta in un fragile banco di prova per la pace in Europa orientale.

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