(Sergiy Palamarchuk/Shutterstock) È stato dichiarato lo stato di allerta aerea in diverse regioni dell’Ucraina, compresa la capitale Kiev, a causa della presenza di droni russi. Gli attacchi sono ripresi subito dopo la scadenza della tregua pasquale di 30 ore, annunciata nei giorni scorsi dal presidente russo Vladimir Putin. Il Cremlino ha confermato che il presidente non ha ordinato alcuna estensione del cessate il fuoco, come riferito dall’agenzia russa Tass.
Nel corso della tregua, Mosca e Kiev si sono accusate a vicenda di aver violato più volte il cessate il fuoco, segno di un clima di crescente tensione nonostante il breve tentativo di sospendere le ostilità. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva proposto un’estensione di 30 giorni della tregua, chiedendo una moratoria sugli attacchi con droni e missili a lungo raggio, soprattutto contro le infrastrutture civili.
Intanto, dagli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump è tornato a commentare il conflitto, esprimendo ottimismo su una possibile intesa a breve: “Speriamo che Russia e Ucraina raggiungano un’intesa questa settimana. Poi entrambe cominceranno a fare grandi affari con gli Stati Uniti, che stanno prosperando, e a fare fortuna!”, ha scritto sul social Truth, lasciando intendere un possibile ruolo futuro di mediazione economica da parte di Washington.
La situazione rimane fluida, mentre l’Ucraina si prepara a fronteggiare una nuova ondata di attacchi nelle prossime ore.
Leave a Reply