(anas-mohammed/Shutterstock) Gaza/Washington – Hamas starebbe tenendo colloqui diretti con il governo degli Stati Uniti per negoziare una tregua nella Striscia di Gaza e garantire la ripresa degli aiuti umanitari. A rivelarlo è un alto funzionario palestinese, come riportato da Ynet, che cita l’agenzia Reuters. Non si tratterebbe della prima interlocuzione riservata tra Washington e Hamas: già in passato l’allora amministrazione Trump aveva avviato contatti segreti tramite l’inviato Adam Boehler, suscitando la dura reazione del governo israeliano.
Attualmente, l’inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, si trova nella regione per discutere con Israele, Qatar ed Egitto di un accordo sul rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas e di più ampie iniziative di de-escalation del conflitto in corso.
Hamas propone un’amministrazione indipendente a Gaza
Nel corso dei negoziati, un alto dirigente di Hamas ha dichiarato all’emittente saudita al Sharq che il movimento ha proposto ai mediatori un “accordo globale” con Israele. Secondo tale piano, la Striscia di Gaza verrebbe amministrata da un organismo tecnico e indipendente, dotato di pieni poteri, con l’obiettivo di porre fine alla gestione esclusiva da parte di Hamas e favorire una soluzione politica stabile.
Diffuso un nuovo video con due ostaggi israeliani
Nel frattempo, la brigata armata di Hamas ha diffuso un nuovo video di propaganda che mostra due ostaggi israeliani, identificati dai media israeliani come Elkana Bohbot e Yosef-Haim Ohana, rapiti il 7 ottobre 2023 durante l’attacco in Israele. Uno dei due uomini appare visibilmente debilitato e invoca la fine della guerra nei territori palestinesi. Non è noto quando il filmato sia stato registrato.
Gli Usa smentiscono il riconoscimento dello Stato di Palestina
Fonti ufficiali americane hanno smentito le voci secondo cui il presidente statunitense – in partenza per una visita nella regione – potrebbe annunciare il riconoscimento formale dello Stato di Palestina. L’ambasciatore Huckabee ha ribadito il sostegno a Israele e ha spiegato che la tappa in Israele non è prevista perché il viaggio è mirato a rafforzare interessi economici emergenti in altre aree del Medio Oriente.
Proseguono anche i negoziati Usa-Iran
Sul fronte diplomatico, si è concluso il quarto round di colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran, mediati dall’Oman. I colloqui, definiti “difficili ma utili” dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, si sono concentrati sul programma nucleare di Teheran. Anche fonti statunitensi hanno espresso cauto ottimismo, parlando di “progressi nella comprensione reciproca” e annunciando che un nuovo round di negoziati sarà fissato a breve.
Contesto
Hamas è designata come organizzazione terroristica da Stati Uniti, Unione Europea, Canada e altri Paesi occidentali. Tuttavia, contatti indiretti e, talvolta, diretti avvengono per motivi legati a cessate il fuoco, scambi di prigionieri o emergenze umanitarie. Gli attuali sviluppi diplomatici segnano un punto di svolta nelle trattative in corso nella regione.
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