Il Segretario di Stato americano ha avuto ieri un colloquio telefonico con il nuovo ministro degli Esteri britannico, David Lammy, durante il quale ha riaffermato che la “massima priorità” degli Stati Uniti nella guerra tra Russia e Ucraina è “la fine dei combattimenti e un cessate il fuoco immediato”. La posizione americana si inserisce in un quadro diplomatico in fermento, mentre si intensificano gli sforzi per porre fine a un conflitto che dura ormai da oltre due anni.

Dalla parte ucraina è arrivata una dichiarazione chiara e diretta del presidente Volodymyr Zelensky, che ha confermato l’attesa per un cessate il fuoco completo e duraturo a partire dal 12 del mese. “Non ha senso prolungare le uccisioni – ha dichiarato il leader ucraino –. Vogliamo creare le condizioni per un confronto diplomatico credibile e costruttivo. E giovedì aspetterò Putin in Turchia”.

L’annuncio di un possibile incontro tra i due presidenti rappresenta uno sviluppo di grande rilievo, che potrebbe segnare una svolta nei tentativi di trovare una soluzione negoziata al conflitto. Resta da vedere se Mosca confermerà la partecipazione del presidente russo Vladimir Putin al tavolo in Turchia.

L’intesa tra Washington e Londra sulla necessità di porre fine immediata ai combattimenti rafforza il fronte diplomatico occidentale, mentre la comunità internazionale guarda con attenzione all’evolversi delle trattative.