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Netanyahu: negoziati a Doha per fine guerra a Gaza; l’IDF lancia operazione ‘Carri di Gedeone’

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(Anas-Mohammed/Shutterstock) L’ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha confermato che, sotto la sua guida, il team negoziale a Doha sta lavorando intensamente per esaurire ogni possibilità di un accordo con Hamas.
Secondo quanto riferito, Hamas accetterà solo un’intesa che preveda la fine del conflitto nella Striscia di Gaza. Lo ha chiarito Basem Naim, membro dell’ufficio politico di Hamas, sottolineando che i negoziati in Qatar sono incentrati esclusivamente sulla cessazione delle ostilità: “Stiamo negoziando la fine della guerra, niente di più”.

Nel frattempo, le forze di terra dell’IDF (Forze di Difesa Israeliane) hanno avviato l’operazione denominata ‘Carri di Gedeone’ in più settori della Striscia di Gaza, intensificando l’offensiva sul terreno.

Fonti di Al Arabiya riferiscono che nei raid israeliani nel sud di Gaza di alcuni giorni fa è stato ucciso il comandante della brigata di Khan Yunis, Mohammed Sinwar. Il suo corpo, insieme a quello di dieci suoi collaboratori, è stato ritrovato all’interno di un tunnel nella stessa area.

La situazione umanitaria rimane drammatica: secondo quanto riportato da Al Jazeera, almeno 132 persone sono rimaste vittime degli attacchi israeliani solo nella giornata odierna, tra cui quattro giornalisti. La Protezione Civile di Gaza, contattata dall’AFP, ha confermato la morte di 50 persone dall’alba. Con l’uccisione dei quattro operatori della stampa, il bilancio complessivo dei giornalisti uccisi dal 7 ottobre 2023 sale a 230.

La crisi umanitaria e il conflitto continuano dunque a infiammare la regione, mentre i negoziati tentano di aprire una via d’uscita da una delle fasi più violente dell’ultimo decennio.

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