(Anas-Mohammed/Shutterstock) Tel Aviv / Gaza / Bruxelles – 21 maggio 2025 – Il Medio Oriente torna sull’orlo di un’escalation militare su vasta scala. Secondo quanto riportato dalla CNN, che cita fonti dell’intelligence statunitense, Israele si starebbe preparando a lanciare un attacco imminente contro le centrali nucleari iraniane. La mossa, se confermata, segnerebbe una rottura significativa con la linea diplomatica dell’ex presidente americano Donald Trump, che negli ultimi mesi avrebbe tentato di riallacciare i fili del dialogo con Teheran.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarebbe da tempo irritato dalla posizione di apertura degli Stati Uniti nei confronti del regime iraniano, ritenuto una minaccia esistenziale da Israele. La possibilità di un attacco preventivo ai siti nucleari iraniani, ritenuti strategici per lo sviluppo di capacità atomiche, rappresenterebbe un drammatico cambio di scenario nella già fragile stabilità della regione.
Nuovi raid nella Striscia di Gaza
Nel frattempo, la situazione a Gaza resta drammatica. La Protezione Civile della Striscia, controllata da Hamas, ha riferito che almeno 19 persone, in gran parte bambini, sono rimaste uccise durante bombardamenti notturni israeliani su diverse aree del territorio. “Le nostre squadre hanno trasportato 19 morti e decine di feriti. I raid si sono concentrati in quartieri residenziali durante la notte e nelle prime ore di oggi”, ha dichiarato un portavoce del servizio di emergenza.
L’offensiva israeliana si inserisce in un contesto di crescente tensione, con scambi di fuoco quotidiani lungo il confine tra Israele e la Striscia, e una crisi umanitaria in peggioramento.
L’Unione Europea prende posizione
Sul fronte diplomatico, l’Unione Europea inizia a valutare misure più incisive nei confronti di Israele. In una dichiarazione rilasciata al termine del Consiglio Esteri, l’Alta rappresentante per la Politica estera Kaja Kallas ha annunciato che:
“Dalla discussione odierna emerge chiaramente che esiste una forte maggioranza a favore della revisione dell’Articolo 2 del nostro accordo di associazione con Israele. Pertanto, avvieremo questa iniziativa e, nel frattempo, spetta a Israele sbloccare gli aiuti umanitari: salvare vite umane deve essere la nostra massima priorità.”
L’articolo citato riguarda il rispetto dei diritti umani quale condizione fondamentale per la cooperazione UE-Israele.
Uno scenario in evoluzione
Con l’Iran sullo sfondo, Gaza sotto i bombardamenti, e l’Europa pronta a rivedere le proprie relazioni bilaterali, la crisi mediorientale entra in una fase di massima allerta. Le prossime ore potrebbero essere decisive per comprendere se la diplomazia riuscirà a contenere la spirale bellica o se la regione dovrà affrontare un nuovo e pericoloso conflitto su più fronti.
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