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di ILEANA CIRULLI – Nella serata di ieri, verso le 21, una donna incinta di 43 anni e sua figlia di 11 sono state ritrovate prive di vita nel loro appartamento vicino alla stazione di Parma, nel quartiere multietnico di San Leonardo. Sembrerebbe che le due vittime di origini ghanesi, ma da anni residenti in Italia, siano state colpite da diverse coltellate; a scoprire la scena del crimine è stato il primogenito 25enne della donna, che al rientro dal lavoro ha trovato sangue dappertutto, sui muri, nel corridoio, nelle stanze, e i corpi riversi sul pavimento della sala da pranzo.
Il giovane è stato portato in Questura per sentire la sua testimonianza, mentre è partita in città la caccia all’uomo. Sul luogo del massacro si sono recati il Pm di turno, Paola Dal Monte, la polizia scientifica e diverse pattuglie della squadra mobile di Parma, che si sono messi subito alla ricerca del secondogenito della 43enne, il cui telefono risultava irraggiungibile a partire dal momento del duplice omicidio. Proprio questo dettaglio ha animato i sospetti verso il 21enne sparito, poi riconosciuto grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza della stazione di Parma, mentre saliva sul treno per Milano.
La Polfer della città emiliana ha, così, trasmesso il fotogramma ai colleghi delle altre stazioni interessate dal tragitto del treno e, arrivato nel capoluogo lombardo, il giovane è stato subito identificato e fermato.
Il ragazzo ha un recente trascorso da calciatore: ha esordito nelle giovanili del Parma ed era stato chiamato anche in prima squadra, ma dopo diversi cambi di casacca la sua promettente carriera si è interrotta, probabilmente anche per ragioni di carattere e comportamentali. Il padre di famiglia si trovava in Inghilterra per lavoro al momento della tragedia e, ora, sta rientrando in Italia.
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