Vaticano, Città ‘chiusa’ per siccità

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di NICOLA ZUCCARO – Dal Vaticano quale “Città aperta” durante il 1943 (perchè capace di accogliere e di nascondere ebrei e antifascisti sia al suo interno, sia presso gli istituti religiosi su diretto intervento di Pio XII) al Vaticano quale Città “chiusa” all’acqua, per mezzo delle sue fontane.

Un salto nel buio che stride con quel senso dell’accoglienza e della carità ripetutamente catechizzato da Papa Francesco e che, pur tenendo conto delle disposizioni dettate dall’emergenza siccità che da giorni affligge Roma, dovrebbe rappresentare l’eccezione.

E invece no. Chiudere i rubinetti rappresenta anche per il Vaticano l’eccezione che conferma la regola. Per riaprirle bisognerà pregare, sperando in una riapertura delle fontane in prossimità delle Mura Leonine?

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