Istat: "L’Italia è fuori dalla crisi ma le diseguaglianze sono in aumento"

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“L’Italia è fuori dalla crisi ma le diseguaglianze sono in aumento” si legge nel rapporto dell’Istat su Bes (Benessere Equo e Sostenibile) “Il 2016 è stato l’anno della definitiva uscita del Paese da una crisi profonda e prolungata che ha cambiato la struttura produttiva italiana, i comportamenti individuali, le politiche pubbliche. Il miglioramento, registrato in molti ambiti del contesto socio-economico, ha avuto ampie ripercussioni sui diversi aspetti del benessere nel nostro Paese. Tuttavia, la sua diffusione non ha interessato in maniera omogenea tutte le fasce della popolazione e tutti i territori. L’evoluzione positiva del benessere nel periodo recente è sostenuta da tre elementi: il proseguimento del trend di crescita in alcuni domini, quali ad esempio Istruzione e formazione, caratterizzati dal costante miglioramento di alcuni indicatori come la quota di laureati e altri titoli terziari (30-34 anni); il progresso degli indicatori più legati alle dinamiche del ciclo economico, come il tasso di occupazione o il reddito disponibile; il ritorno di segnali positivi, dopo alcuni anni, per alcuni aspetti importanti del benessere, come la qualità del lavoro e la soddisfazione per la vita. L’andamento degli indici compositi permette di sintetizzare l’evoluzione delle diverse dimensioni del benessere. Considerando il triennio 2014-2016, si identificano quattro gruppi di domini: quelli che nel periodo considerato sono progressivamente migliorati, quelli che sono migliorati seppure con qualche discontinuità, quelli che hanno recuperato e quelli in peggioramento nell’ultimo anno. Nel triennio 2014-2016 i domini Istruzione e formazione, Occupazione; Politica e istituzioni; Sicurezza (omicidi e reati predatori) mostrano un costante miglioramento. Tra i domini che hanno manifestato discontinuità nel trend di miglioramento è possibile distinguere due gruppi. Il primo – composto dai domini relativi a Salute; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività – per il quale il processo di crescita è stato caratterizzato da circostanze specifiche che ne spiegano la discontinuità. Il secondo gruppo – riferito a Benessere economico (con riferimento all’indice composito Condizioni economiche minime) e Benessere soggettivo – per il quale, dopo il punto di minimo del biennio 2013-2014, nell’ultimo anno si è registrato un significativo incremento. Per quanto riguarda i domini in recupero, nel 2016 l’indice composito del Paesaggio e patrimonio culturale e quello relativo alla Qualità del lavoro sono entrambi in miglioramento dopo l’andamento negativo degli anni precedenti. Un peggioramento si registra per tre domini: Relazioni sociali, Qualità dei servizi e Reddito e disuguaglianze. Per quest’ultimo, nonostante la significativa crescita del reddito disponibile delle famiglie e del loro potere d’acquisto, l’indicatore composito peggiora a causa dell’aumento delle diseguaglianze. A livello territoriale si conferma anche nell’ultimo anno la presenza di divari strutturali tra Nord e Mezzogiorno, con il Centro più vicino al primo che al secondo in molte dimensioni”.

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