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ROMA – L’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi è stato condannato definitivamente a 7 anni: la seconda sezione penale della Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il suo ricorso e annullato soltanto la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, trasformandola in un’interdizione temporanea per 5 anni, più un anno di interdizione legale.
Ora che la condanna è definitiva, l’ex tesoriere della Margherita dovrà tornare in carcere, dove nel 2012 ha già passato alcuni mesi in custodia cautelare (un altro periodo lo trascorse ai domiciliari in un convento in Abruzzo, prima di tornare libero nel maggio 2013.
I suoi legali hanno fatto subito sapere che si costituirà. L’ex senatore è stato riconosciuto responsabile dei reati di appropriazione indebita – relativa alla sottrazione di quasi 25 milioni di euro dalle casse del partito, oggi disciolto – e di calunnia ai danni dell’ex presidente della Margherita Francesco Rutelli.
In appello, il 31 marzo 2016, Lusi era stato condannato a 7 anni di carcere, con un lieve sconto di pena rispetto al primo grado (quando gli erano stati inflitti 8 anni) dovuto alla prescrizione di alcuni episodi di reato.
Nella sua requisitoria, durante l’udienza pubblica del 23 novembre scorso, il sostituto pg della Cassazione Alfredo Pompeo Viola aveva invece sollecitato una riduzione di pena per l’imputato (da 7 a 5 anni e 3 mesi) ritenendo prescritte anche altre imputazioni.
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