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“Nell’Unione Europea c’è un grande bisogno di protagonismo del nostro Paese. Abbiamo dimostrato con i fatti che rispettando le regole europee si può anche concorrere a modificarle. Penso che i risultati siano stati molto positivi” ha dichiarato il premier Paolo Gentiloni, a Sofia a margine del vertice vertice Ue – Balcani occidentali “Se si uscisse da questo percorso, se si andasse fuori strada, a essere danneggiati non sarebbero gli euroburocrati ma i cittadini italiani. Il nostro Paese è in questo momento al centro dell’attenzione dei leader europei. L’Italia in questi cinque-sei anni ha recuperato solidità e credibilità. C’è un riconoscimento unanime nell’Unione sul fatto che ci troviamo con un’economia più solida. Abbiamo dimostrato una capacità di gestire i flussi migratori che nessuno prevedeva. Siamo considerati un partner credibile”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, che alla domanda se ci sia il rischio di un nuovo 2011 ha risposto: “Non faccio il profeta di sventura. Come presidente del Consiglio, rappresentando l’Italia, il mio compito è anche quello di sottolineare la solidità della situazione economico del nostro Paese, e la situazione diversa dell’Eurozona rispetto al 2011. Negli anni della crisi abbiamo portato il debito dal 100 al 130%, poi l’abbiamo stabilizzato, e adesso lo stiamo portando verso il 122%. Penso sia irrealistico fare paragoni con cose capitate 5-6 anni fa, tuttavia darebbe dei problemi andare fuori strada rispetto a questo percorso così faticoso, facendo politiche a debito, promesse elettorali o post elettorali mirabolanti. Non ci sarebbero le conseguenze del 2010-2011, ma bisogna fare attenzione a non disperdere un patrimonio che non è di questo o quel governo, ma del Paese e dello sforzo collettivo fatto”.
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