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Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha azzerato il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato. E’ stato lo stesso ministro ad annunciarlo su Facebook: “Ho appena firmato la decadenza dell’intero cda di Fs per chiudere con il passato. Siamo il governo del cambiamento”, si legge nel post, “e pensiamo che non esista attività industriale, soprattutto se prodotta al servizio dei cittadini, che non abbia un risvolto etico. Ora la barra si sposta sui treni regionali e sui pendolari in termini di sicurezza e di qualità dei loro spostamenti. E in tutto questo la ‘cura del ferro’ ha un ruolo fondamentale”.
Il quotidiano Repubblica parla di un vero e proprio ‘blitz’ sottolineando che la prossima l’assemblea dei soci, convocata per il 26 luglio, potrebbe andare deserta e l’improvvisa accelerazione sul cambio del cda mette un punto anche alla vicenda della fusione con Anas che a questo punto potrebbe arrestarsi. Anche per la “marcia indietro” sul matrimonio, occorrerà una legge ad hoc.
Tra i maggiori punti di rottura tra il governo e l’attuale cda c’era soprattutto la fusione Anas-Fs, sostenuta dal board e sancita ufficialmente all’inizio dell’anno, contro cui si è però schierato l’esecutivo, con il ministro Di Maio che nei giorni scorsi ha parlato di “operazione sbagliata”.
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