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“Smentisco di essere la ‘manina’ in questione perché ho seguito i lavori fino all’approvazione dell’articolo 6. La norma contestata è contenuta all’articolo 9. E lì non so cosa sia successo, non c’ero e non sono stato io a redigere il verbale. Non so chi lo abbia fatto. Da quel che mi è stato riferito il decreto è stato approvato dopo che il premier Conte ha supervisionato il testo apportando le modifiche ritenute necessarie. Sulla possibilità di tornare sul provvedimento, è difficile tornare indietro se si preferisce andare in tv a dire cose del genere, per problemi esplosi al loro interno, piuttosto che parlare con gli alleati. Ecco, forse prima del Consiglio dei ministri andrebbe fatto un chiarimento. E poi non capisco sul serio le ragioni questo complottismo. Io sono una persona per bene e non ammetto che qualcuno dica cose come quelle che ho sentito. Di Maio va in procura? Bene, io sono contento, anche se neanche oggi è più andato. Non vorrei avesse capito che la manina sta a casa loro. Il premier Conte è stato mandato al fronte mentre qui qualcuno gli bruciava la casa. Così diventa tutto più difficile, il governo non va avanti per molto. Noi abbiamo tutta l’intenzione di portarlo avanti, ma se loro continuano a vedere complotti a ogni passaggio, allora non ci siamo. Siamo alla pre-crisi? Non lo so. Credo che se non si danno una regolata, loro si andranno a schiantare presto. Ma da soli”.
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