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“Quando abbiamo lavorato alla manovra non siamo una banda di scalmanati andati al governo, abbiamo studiato e rivisti i fondamentali dell’economia Italiana e siamo arrivati alla conclusione che se avessimo continuato sulla stesa strada, l’Italia sarebbe andata in recessione. Abbiamo quindi detto che dobbiamo puntare sulla crescita; sembra una manovra azzardata, ma in realtà noi dobbiamo confrontarci con la realtà con il deficit di partenza che non era più quello iniziale, ma cresciuto all’1,2%. Poi c’era l’Iva e quindi alla fine il 2,4%, che è il tetto massimo che sicuramente non supereremo, vede uno 0,4 aggiuntivo dedicato agli investimenti. Tutte le promesse elettorali ci costano 17 miliardi in parte finanziati con la crescita” ha dichiarato il premier Giuseppe Conte, parlando alla stampa estera “Abbiamo tante riforme strutturali da fare, se arriverà una bocciatura ci siederemo a un tavolo e valuteremo insieme. Non c’è alcuna possibilità di Italexit, di uscire dall’Euro e dall’Eurozona”.
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