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“Questo sistema, che oggi la Regione Puglia sta per cancellare se non concede la proroga all’entrata in vigore della legge regionale, ha garantito che l’offerta di gioco rispondesse alle esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubbliche, la tutela degli interessi dei consumatori e, non ultimo, l’integrità del gettito erariale. Il distanziometro, ovvero la distanza dei punti vendita di gioco dai luoghi considerati ‘sensibili’ non è uno strumento adeguato alla lotta al gioco d’azzardo patologico, è solo demagogia pensare che a 501 metri dai luoghi sensibili il ‘malato di gioco’ sia salvo. Anche l’Istituto Superiore della Sanità si è espressa sull’inutilità del distanziometro per combattere il gioco patologico e ‘proteggere’ i luoghi sensibili, rilevando che il giocatore problematico predilige giocare lontano da casa e dal lavoro e che quindi la ‘prossimità’ non è un elemento che favorisce la ludopatia. Il 30 ottobre è una data fondamentale per la tutela della salute pubblica e del destino di migliaia di famiglie, per questo Agisco aderisce alla manifestazione organizzata dalle organizzazioni sindcali alle ore 10 davanti al Consiglio regionale della Puglia”.
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