Mattarella: "Necessario superare la logica dell’emergenza migranti"

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“La dinamica demografica, le crisi ambientali e climatiche, i conflitti, hanno alimentato nel continente africano un movimento di popolazioni senza precedenti. Una ininterrotta catastrofe umanitaria nei confronti della quale l’Italia, consapevole della natura globale e non sporadica di questi movimenti migratori, si è dimostrata sensibile, non ultimo con l’accoglienza, dal 2015 ad oggi, di circa 475.000 migranti, con un approccio integrato e su più livelli, fondato sui principi di responsabilità condivisa e partenariato tra i Paesi di origine, transito e destinazione dei flussi” ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aprendo alla Farnesina i lavori della Conferenza ministeriale Italia-Africa, che vede riuniti a Roma oltre 40 delegazioni di Paesi africani, i vertici dell’Unione Africana e i rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali “A livello bilaterale, e insieme ai nostri partner europei, sosteniamo attivamente le politiche di cooperazione con i Paesi africani volte ad affrontare le cause che spingono le persone ad abbandonare i propri Paesi e a regolare la gestione dei fenomeni migratori, contrastando i trafficanti di esseri umani e tutelando i diritti umani, in forte connessione con l’Alto Commissariato dell’ONU per i Rifugiati e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Il principale obiettivo per il futuro dipende proprio dalla nostra capacità di collaborare per andare oltre la logica emergenziale, governando il fenomeno, rimuovendone le cause profonde. Al di là della fisiologica dialettica politica e del serrato confronto su temi così rilevanti per il nostro avvenire – migrazioni, crescita economica, integrazione politica, sicurezza e contrasto al terrorismo – troverete sempre nell’Italia, Signore e Signori Ministri, il più attento e sensibile fra gli interlocutori. Ci unisce un’idea di destino comune che ha radici antiche e che è determinante per favorire stabilità, prosperità e sicurezza nei nostri continenti. Il nostro reciproco impegno, anche nei vari fora multilaterali nei quali siamo chiamati a operare, potrà conferire uno slancio ancora maggiore ai nostri sforzi, ma anche, mi auguro, una rinnovata attenzione da parte vostra per le capacità che il nostro Paese può mettere a disposizione per un avvenire comune di pace e prosperità”.

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