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ROMA – Dopo le aspre contestazioni che in queste ore si stanno tenendo nel Salento contro il M5S per il via libera alla Tap, il vicepremier Luigi Di Maio torna a puntare il dito contro i governi precedenti ai quali attribuisce la responsabilità del gasdotto e l’impossibilità di fermare i lavori. “Quelli di prima hanno fatto in modo da blindare un’opera che per me non è strategica. Il Tap resta un’opera che per me si poteva benissimo evitare”, ha dichiarato Di Maio, parlando a Marcianise a margine dell’inaugurazione del servizio Mercitalia Fast.
“SALENTINI VITTIME DI UNA TELEVENDITA ALLA VANNI MARCHI” – Come si dice in questi casi “il tempo è galantuomo”. E tutte le false promesse della campagna elettorale sono state smascherate. Per questo rinnovo la mia piena solidarietà ai cittadini salentini, vittime di una televendita politica degna della migliore Vanna Marchi”.
Così il presidente de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino, interviene sul caso Tap, all’indomani delle dichiarazioni del Governo sull’impossibilità di fermare i lavori del gasdotto.
“Capisco la rabbia degli elettori salentini che democraticamente – sottolinea il consigliere regionale – hanno scelto di farsi rappresentare in Parlamento dal Movimento Cinque Stelle. Rappresentanti del popolo che adesso dovrebbero trarne le giuste conseguenze e dimostrare di essere coerenti con la loro, seppur fresca e neonata, storia politica. E altre scuse non reggono più, come quelle su presunte penali e ipotetici contratti mai firmati. Al tempo stesso però mi auguro che questa rabbia non vada oltre i confini della pacifica e civile protesta. Perché la democrazia ci insegna che gli elettori hanno sempre una grande arma: le urne”.
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