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ROMA – Rimane invariato nel terzo trimestre del 2018 il prodotto interno lordo (Pil) rispetto al trimestre precedente. Lo rende noto l’Istat che diffonde i dati preliminari corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati. Il tasso tendenziale di crescita è pari allo 0,8%. Il terzo trimestre del 2018 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero rispetto al terzo trimestre del 2017.
“Nel terzo trimestre del 2018 la dinamica dell’economia italiana è risultata stagnante, segnando una pausa nella tendenza espansiva in atto da oltre tre anni”. E’ il commento dell’Istat alla stima preliminare del Pil nel terzo trimestre.
“Giunto dopo una fase di progressiva decelerazione della crescita, – continua l’istituto – tale risultato implica un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che passa allo 0,8%, dall’1,2% del secondo trimestre”.
La variazione acquisita per il 2018 è pari all’1%, è la stima preliminare della crescita che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nell’ultimo trimestre dell’anno.
Nel terzo trimestre cala il valore aggiunto dell’industria rispetto al trimestre precedente, mentre aumenta nei comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e dei servizi.
Palpabile il nervosismo per Borse europee che virano tutte in territorio negativo, con Milano che cede lo 0,9% ma arriva anche a sfiorare la perdita di un punto percentuale (-0,98%). Se Londra ha azzerato i guadagni ma è ancora in parità assieme a Madrid, hanno svoltato decisamente in negativo Parigi (-0,5%) e Francoforte (-0,6%).
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