ROMA – Sarebbe in dirittura d’arrivo lo shock fiscale voluto da Salvini. Il Carroccio ha infatti allo studio un corposo “pacchetto fiscale” nel quale potrebbero rientrare oltre alla pace fiscale 2, con il saldo e stralcio per le imprese, anche l’azzeramento dei costi per le piccole transazioni con carte e bancomat, altre misure per la definizione del contenzioso, l’emersione del contante. Tra le ipotesi si starebbe ancora valutando anche una versione ‘light’ della dichiarazione integrativa speciale, senza scudi penali o per i capitali all’estero.
Il decreto fiscale collegato alla scorsa manovra “è stato scritto nei nostri uffici, mio e di Garavaglia, e ha avuto risultati assolutamente ottimi, con 38 miliardi di cartelle lavorate, 21 miliardi di incassi previsti e 1 milione e 700mila” contribuenti interessati. “Proprio per questo lavoriamo alla ‘pace fiscale 2’ e abbiamo iniziato una serie di elaborazioni”, secondo il sottosegretario al Mef, Massimo Bitonci sottolineando che da lì possono arrivare coperture per la prossima manovra, anche se “una tantum”.
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