Un grosso problema risolto

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di BENNY MANOCCHIA – A un certo punto, il “muro della discordia” (al confine con il Messico) stava portando gli Stati Uniti a una lotta interna sempre piu’ vicina a una guerra civile. La presente amministrazione assicurava l’ingresso dei migranti in USA soltanto se seguivano vie legali. Per ragioni troppo lunghe da spiegare, il partito opposto voleva “ingresso libero a tutti”. Il Congresso cosi’ rifiutava appoggi economici all’amministrazione Trump, appunto per la costruzione di quel muro che doveva tenere lontani chi voleva entrare ad ogni costo.

Oggi la notizia non fara’ piacere a chi, inspiegabilmente, vorrebbe permettere l’ingresso in America ai “portatori di droga”, ai ladri, ai teppisti, a chi assale giovani ragazze. Sono partiti inviti da Washington ai tre Stati del centro america coinvolti in questa crisi.  Chi meglio di Mr. McAleen, ministro della Homeland Security, puo’ dare la risposta a questa domanda? “Abbiamo preparato un accordo in questi termini: chi vuole entrare in USA dal Guatemala, dall’Honduras e da San Salvador, oggi bloccati al confine con il sud ovest degli Stati Uniti, sara’ rinviato negli Stati da dove sono venuti.

Si tratta di un accordo che curera’ “l’integrazione economica” del triangolo centro America. Chi vuole venire in America dovra’ fare normale richiesta attraverso il canale  legale seguito fino a oggi dai precedenti migranti”. Tutto qui. Penso si potra’ dire che questo grosso problema e’ stato risolto. Resta ancora una domanda alla quale qualcuno dovra’ pur dare una risposta: quale e’ il motivo per cui certi gruppi politici (ma anche economici) vorrebbero permettere milioni e milioni di ingressi liberi senza un sia pur piccolo controllo? Non si tratta di cuore e bonta’, di affetto verso chi vive in una povera nazione. C’e’ben altro. Credetemi.

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